solo bistrattata nell’era tecnica, ma è stata ormai violentata e immolata, senza nessun riscatto possibile. Ma essere vittima vuol dire proprio non poter dimostrare che si ha subito un’ingiustizia.
Felix Duque (Madrid 1943) è professore emerito presso l’Universidad Autonoma de Madrid dove insegna Filosofia della storia moderna ed è stato direttore del progetto di ricerca "Pensare l'Europa: Democrazia ed Egemonia nell'era tecnologica". La sua ricerca inizialmente si orienta verso l'antropologia, la filosofia della natura e l'ermeneutica. Attualmente si concentra in modo particolare sui temi riguardanti l'idealismo tedesco, il romanticismo e la postmodernità, così come la filosofia della tecnica e la cultura, il mito e la religione. E' autore di una edizione integrale in spagnolo della Scienza della Logica di Hegel (Abada 2011, vol. I). Tra le sue opere più recenti in italiano citiamo Abitare la terra (Moretti & Vitali, 2007); La radura del sacro (Albo Versorio, 2007); La filosofia non lascia indifferenti. Gli 'umori' del pastore nel pensiero di Heidegger (Mimesis, 2009); Il mondo, dall'interno. Ontotecnologia della vita quotidiana (Mimesis, 2012), e con Marco Sgarbi, La traccia del sacro e Il terribile della belleza (Albo Versorio, 2014).