A Mateusz viene diagnosticata dalla nascita una paralisi celebrale che gli impedisce di comunicare con il mondo
esterno: praticamente sarà costretto a vivere tutta la sua vita come un vegetale. Questo, però, non impedisce ai
suoi genitori di prendersi cura di lui con tutto l’amore e l’attenzione possibili. All’età di 25 anni ed in seguito ad un
incidente che coinvolge i suoi familiari, Mateusz è affidato ad un centro di recupero, dove il personale ha delle serie
difficoltà ad entrare in contatto con lui. Solo una specialista non si arrende e scopre qualcosa di sconvolgente... È un
film sull’ottimismo. Mateusz insegna a non arrendersi mai; ha un formidabile senso dell’umorismo e una volontà di
ferro, convinto che "andrà tutto bene", non smette mai di credere quanto la vita sia preziosa e comunque bellissima.