Nato nel 1967, Vincenzo Della Mea è professore associato di Informatica Medica presso l’Università di Udine; vive poco distante. Nel 1999 ha pubblicato L’infanzia di Gödel (La Barca di Babele). La sua seconda raccolta si intitola Algoritmi (Lietocolle, 2004; premio “Nelle terre dei Pallavicino” 2005, finalista al Premio Lorenzo Montano 2005, secondo premio “Caterina Percoto” 2006), con prefazione di Franco Buffoni. Nel 2008 ha pubblicato la plaquette I sogni della guerra (Circolo Culturale Menocchio). Nel 2016 è uscito Storie Naturali (Raffaelli Editore).
Sue poesie sono apparse anche su diverse riviste tra cui Nuovi Argomenti, Caffè Michelangiolo, Almanacco del Ramo d’Oro, Nazione Indiana, Daemon, Le voci della Luna, Filigrane. Alcuni testi sono apparsi in traduzione su World Literature Review (2011), sul volume Imagine Math 2 - Between Culture and Mathematics a cura di Michele Emmer (Springer, 2013), e su Journal of Italian Translation (2021). Una selezione delle poesie di questa raccolta è stata segnalata al Premio Lorenzo Montano 2021.
Per l’editore Lietocolle ha curato un’antologia tematica su poesia e computer (Verso i bit); ha inoltre contribuito a realizzare il n.13 della rivista Daemon – libri e culture artistiche, dedicato al rapporto tra scienza e arte. Sempre sul rapporto tra scienza ed arte, ha organizzato alcuni eventi a tema, tra cui Il gene di Leopardi (Udine 2006).