È l'autunno del 1867 e, mentre cresce il timore e la concitazione per l'imminente invasione dello Stato Pontificio da parte delle truppe garibaldine, sulla strada per Cori il piccolo Ignazio Tommasi viene rapito dal brigante Cesare Panici, capo di una delle bande più efferate che infestano lo Stato Pontificio nei suoi ultimi anni. Chi erano i briganti pontifici che terrorizzavano le province di Marittima e Campagna? Quali erano le loro abitudini, i loro costumi? Attraverso le lettere tra familiari e briganti e i rapporti delle diverse gendarmerie, si sono potuti ricostruire le gesta della banda Panici, attiva dal 1866 al 1868. La corrispondenza che accompagnò i giorni del terribile rapimento è talmente viva e puntuale che ci permette di ripercorrere la tragica vicenda giorno per giorno. È un affresco familiare e allo stesso tempo la testimonianza di uno Stato alla fine della sua esistenza millenaria. ADRIANO SCONOCCHIA si è laureato in Lettere presso l'Università di Roma "La Sapienza" con un corso di studi in Storia moderna e contemporanea. Si è occupato dei rapporti tra Roma e Venezia durante l'interdetto papale, prima di dedicarsi allo studio degli aspetti sociali nell'ambito della storia dello Stato Pontificio nel secondo ottocento. Nel 2002 ha collaborato alla mostra documentaria Giustizia e criminalità a Cori in età moderna. È autore di testi teatrali.