Tian Haifeng, l’ispettore capo dell’ufficio di pubblica sicurezza di Nanchino, ha ormai visto così tanti omicidi da non riuscire più a tenerne il conto. Eppure i resti mummificati di una donna, estratti da una torbiera nella regione cinese dello Xinjang, catturano la sua attenzione. Il corpo è irriconoscibile, ma i tratti somatici appartengono indiscutibilmente a una donna di origini occidentali. Poco dopo il corpo viene distrutto da un incendio e con esso scompare ogni prova della sua esistenza.
Insospettito da ordini superiori che gli imporrebbero di chiudere in fretta l’indagine, Haifeng decide di occuparsi comunque del caso. Nello Xinjiang, sullo sfondo dei violenti scontri tra i musulmani Uiguri, perseguitati dal regime, e le forze di sicurezza cinesi, Haifeng comprende di aver portato alla luce molto più di una semplice mummia: i tratti caucasici della donna attesterebbero la presenza di colonizzatori ben prima dell’arrivo dei cinesi, un vero smacco per la propaganda governativa.
Ma quando nuovi scavi portano alla luce mummie dai tratti somatici cinesi, Tian Haifeng capisce di essere coinvolto in un torbido intrigo politico che rischia di cambiare per sempre le sorti della Cina. Tra falsi storici, insabbiamenti e omicidi, la posta in gioco è altissima – forse troppo per un semplice ispettore – ma la verità non può rimanere sepolta ancora a lungo…