Nato in occasione di un dottorato di ricerca in Storia della Scienza, il volume analizza la storia della terapia e dell'edificio sanatoriale, seguendo uno sviluppo che, attraversando la storia dell'architettura sanitaria e della malattia tubercolare, specifica i suoi contenuti fino ad analizzare e a definire le caratteristiche del Sanatorio, cioè, di quel dispositivo architettonico-terapeutico che, avvalendosi dei principi della climatoterapia (la cura del riposo in aria libera, elioterapia, regime dietetico), tentava di opporsi ad una malattia allora incurabile. Nel volume si analizzano le modificazioni del Sanatorio tra '800 e '900, mettendo in risalto le relazioni che l'edificio sanatoriale intesseva con la disciplina medica, nello sviluppo dei suoi paradigmi eziologici e terapeutici, con la realtà economico-sociale e, infine, con la cultura costruttiva nelle diverse epoche. Gli ultimi capitoli sono dedicati allo studio degli istituti antitubercolari in Puglia (preventorii, sanatori, tubercolosari e colonie marine), tra i quali gli esempi più numerosi sono rappresentati dagli ospedali sanatoriali provinciali istituiti nella prima metà XX secolo dal governo fascista.