Salisburgo, 1756. Nannerl è una bambina quando le sue dita iniziano a danzare sulla tastiera del clavicembalo, e le note prendono ad affacciarsi nella sua mente con naturalezza e armonia. A soli cinque anni il suo talento è motivo d'orgoglio per il padre, Leopold Mozart. Ma quella stessa natura che le ha concesso un dono tanto straordinario è stata assai meno generosa quando ha deciso di portare in quella casa un nuovo nato, Wolfgang Amadeus, un fratello che Nannerl saprà amare sinceramente ma le cui doti sono destinate a gettare nell'ombra le sue. Perché un talento sbocciato in un corpo di donna è guardato con diffidenza e non merita di essere coltivato. Così, mentre il padre sceglie l'Europa come teatro per le esibizioni di Wolfgang, negli anni Nannerl è costretta a soffocare la sua passione, fino a smettere del tutto di suonare. Da quel momento la sua vita intraprende percorsi più consueti, arrendendosi alle convenzioni imposte dalla società. Conosce l'amore, conosce il dolore che solo le persone care possono infliggere, e la delusione che si annida in un'esistenza che è sempre e comunque una rinuncia a se stessi. Ma arriverà il giorno in cui la sua vera natura riemergerà con fierezza, regalandole una rinnovata ragione di vita.