Maika Medici
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Dopo aver letto “Un duca imprevisto” di Sophie Jordan, torno volentieri ad assaporare la sua penna. Pulita, fluida e coinvolgente, si presta con eleganza alle scene più calde, rendendo la lettura quasi vorace. Con piacere ho ritrovato alcuni personaggi del primo volume, che vi anticipo sono entrambi autoconclusivi. Perciò se iniziate da questo, leggendo alcune scene non sarete vittime di alcuno spoiler, ma piuttosto sarete incuriositi da alcune nozioni apprese qua e là, che sentirete la necessità di conoscere il tutto dall’inizio. Graciela è la vedova del Duca Autemberry e matrigna di Marcus, coprotagonista del primo romanzo. E’ lei la “vittima” di Scandali e desideri. Vittima, e amante consapevole, ma soprattutto appassionata. Amo profondamente questo nuovo capitolo, che è riuscito a dare la giusta luce ad una donna oscurata dalle apparenze. Mai ben accetta, per non aver sangue inglese, dietro ai lineamenti particolari e un incarnato “contadino”, si nascondono sofferenze taciute per il buon nome del defunto marito, dal quale non ha ricevuto mai un briciolo di rispetto. Dignità, forza, dolore e voglia d’affetto, danno un’immagine nuova e di rilievo alla protagonista, che con i suoi tratti prorompenti sembrava rubare la scena anche a Poppy Fairchurch nel primo volume. Devo dare atto a Sophie Jordan, che ha mostrato al lettore infinite facce di Graciela, che non sarà facile da dimenticare. Ben definita anche la figura di Colin, che nonostante abbia fatto la scelta più “conveniente”, al lettore è arrivato ogni suo turbamento… e insicurezza. Arrabbiato con la vita, desideroso di avere finalmente la felicità negata alla sua infanzia, vede e cerca disperatamente in Graciela solo ciò che lei può dargli: l’amore. Perché è il cuore a pre-annunciarlo, è lui che lo riconosce… non gli servono liste o voci esterne per trovare la via della felicità. Un plauso all’autrice, che rispettosa dell’etichetta e dell’eleganza ottocentesca, è riuscita a mostrarci i molteplici aspetti di Londra. Divertente, equivoca e quasi più “popolana” nel primo volume, piena di etichette, rispettosa di quello “che gli altri vogliono e si aspettano”, nonostante ci si addentri in una casa di piacere. Stupendo questo romanzo… imperdibili entrambi proprio per le loro diversità!