Le sezioni di stereotomia contenute nel Le Premier tome de l’Architecture di de l’Orme e i relativi traits sono divenuti gli strumenti principali che hanno aiutato la decifrazione dell’evoluzione del linguaggio grafico dell’autore, unitamente all’indagine del contesto storico-scientifico e le relative influenze, che provenienti dal passato, hanno aiutato a configurare il ‘pensiero’ di de l’Orme.
Molte delle operazioni proto-descrittive presenti all’interno del trattato si concretizzano nelle opere progettate da de L’Orme, tra il 1552 e il 1559, per Diana di Poitiers, e situate nel Castello di Anet (Francia), che hanno costituito il testimone per la verifica dell’esatta corrispondenza dei principi enunciati nel trattato. Infine, tali principi hanno trovato applicazione in un’ipotesi di ricostruzione digitale delle parti andate distrutte del criptoportico.
Questo libro ha vinto il “Premio Tesi di Dottorato 2020” istituito da Sapienza Università Editrice.
Antonio Calandriello, si laurea in Architettura presso l’Università Iuav di Venezia nel 2015. Nel 2019 consegue il titolo di dottore di ricerca in Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura (curriculum Disegno) presso Sapienza Università di Roma con la suddetta tesi. È assegnista di ricerca e professore a contratto presso lo Iuav di Venezia. È stato borsista di ricerca Iuav e professore a contratto di Disegno per il CdL di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e per il Laboratorio di Modellazione CAD per il CdL di Ingegneria Edile e Architettura presso l’Università degli Studi di Padova.