La collaborazione del Museo Andersen con l'Accademia di Belle Arti di Roma in occasione di questa mostra sul tema del Libro d'Artista affrontato dagli studenti dell'Accademia stessa costituisce una inedita e stimolante palestra di confronto fra due istituzioni che, seppure con diverse finalità, si pongono ambedue al servizio degli artisti: l'una, per sollecitarne l'apprezzamento presso il pubblico mettendo in luce i processi mentali, emozionali e tecnici che stanno alla base della produzione delle loro opere; l'altra,per promuoverne la formazione professionale mediante la trasmissione generazionale di competenze specifiche sull'arte, storiche e tecniche, capaci di trasformarsi in libera e intelligente fantasia creatrice. (Elena di Majo) È particolarmente importante che oggi l'Accademia di Belle Arti di Roma con la mostra Lib(e)ro d'Arte si confronti con un genere artistico,quello del Libro d'Artista, che a partire dagli inizi del Novecento, è stato riconosciuto come una delle sperimentazioni più interessanti e ricche di risultati innovativi. Non è un caso che quasi tutti i grandi artisti del passato e della contemporaneità si siano impegnati nell'elaborazioni di nuove procedure artistiche legate al tema, consapevoli delle implicazioni culturali ed estetiche legate all'oggetto libro, luogo ideale dove lavorare con la sinergia di tecniche e materiali diversi. Ma questa mostra non risulta solo importante per il tema affrontato,ma anche e soprattutto per la prospettiva di collaborazione con una istituzione di grande prestigio quale il Museo Hendrik C. Andersen e la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, che hanno offerto la possibilità ai venti giovani artisti che hanno seguito l'atelier del corso di Incisione di Anna Romanello ad esporre all'interno dei loro spazi. (Gerardo Lo Russo, Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Roma) Il volume è a cura di Tiziana Musi e Anna Romanello.