In esso emerge nitidamente l’appassionato impegno di de Finetti nell’“esaminare il funzionamento di sistemi immaginati”, cioè di quell’utopia che nasce da “giudizi di valore alternativi riguardanti la tutela dell’ambiente, l’attenzione per le risorse naturali, le tradizionali componenti dello ‘Stato sociale’”, la cui realizzazione concreta richiede una forte spinta riformatrice.
Nel Convegno si è voluto altresì ricordare il ruolo svolto da de Finetti in vari campi, cioè quel “fusionismo” tra varie discipline, con cui egli stesso ha voluto contraddistinguere il suo lavoro di scienziato.
Hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni: il Rettore Eugenio Gaudio, Alessandro Roncaglia, Adolfo Pepe e Francesco Maria Sanna; e poi gli esperti: Fabrizio Cacciafesta, Maria Carla Galavotti, Grazia Ietto-Gillies, Giovanna Leone, Brunero Liseo, Felice Roberto Pizzuti e Fabio L. Spizzichino, che hanno illustrato gli apporti significativi dati da de Finetti, in particolare come radicale innovatore con la svolta “soggettivista” nella teoria della probabilità.
Mario Tiberi, già professore ordinario di Politica economica nella Facoltà di Economia della Sapienza Università di Roma. Ha insegnato anche nelle Università di Perugia e del Salvador di Buenos Aires, e in corsi di Master nelle Università di Belgrado, Dnipropetrovsk, Sarajevo, Sinferopol e Ternopil, oltre che in corsi di formazione presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e della CGIL. Ha svolto attività di ricerca nelle Università di Berkeley, Cambridge (UK) e Chicago. Ha pubblicato lavori su forme di mercato, teoria della distribuzione, investimenti dell’Impero britannico, integrazione economica.