Continua la più divertente, irriverente saga del cinema italiano. Questa volta le avventure della compagnia di “toscanacci” si spostano alla corte di Lorenzo De’ Medici, nella Firenze del 400. Un cocktail unico di complicità, di cattiveria allo stato puro, invenzione, genialità, godimento, carnalità, satira, invettiva, cinismo, spensieratezza.