Pbell
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Non è male, Zemeckis non ha del tutto perso la mano, però trovo che la sottotrama della fotografa tossicodipendente abbia allungato il film senza aggiungere altro che un aggancio con l'Alcolisti Anonimi, che il protagonista avrebbe potuto trovare in altro modo. Avrei preferito vedere di più della sua vita, della sua famiglia, non di una che con l'aereo non c'entra nulla.
David Valentinuzzi
Il "peggiore" di Zemeckis. Non posso accettare che il mio amato Denzel si strippi a bestia per più di novanta minuti, in un film che parla della dipendenza dell'alcol un po' senza senso e l'ho trovato eccessivamente noioso e tirato per le lunghe, con un finale scritto davvero male. Denzel sembra senza voglia di recitare. Film noioso e anche un po' inutile.
Samuele Manfrin
Una interpretazione magistrale per un film introspettivo, basato su un plot semplicissimo, ma sviscerato e elaborato davvero bene. Un pilota, dipendente da alcool e droga, salva grazie al sangue freddo e all'esperienza un aereo da schianto sicuro. E qui, la svolta: tutto ruota d'ora in poi intorno alla figura di Denzel Washington che oscilla tra la sua dipendenza, la relazione con una eroinomane, il rapporto con Dio e il fato, e la morale, a cui il protagonista si avvicina solo alla fine. Affascinante l'aspetto psicologico, nonostante la sua linearità dettata dalla dipendenza, ma insidiata costantemente dal desiderio di rinascere, di abbandonare la menzogna verso sè e gli altri, per ritrovare sè stesso. Film un po' forte, non adatto ai giovanissimi, ma sicuramente fonte di riflessione per tutti gli altri. Colonna sonora azzeccatissima.