"Los Caprichos" è una serie di 80 incisioni del pittore spagnolo Francisco de Goya, che rappresenta una satira della società spagnola della fine del XVIII secolo, in particolare della nobiltà e del clero.
Nella prima metà presentò le incisioni più realistiche e satiriche, criticando con ragione il comportamento dei suoi simili. Nella seconda parte abbandonò la razionalità e rappresentò incisioni fantastiche dove per assurdo mostrava visioni deliranti di strani esseri.
Ha utilizzato una tecnica mista di ritocco all'acquaforte, all'acquatinta e alla puntasecca. Deformò esageratamente le fisionomie e i corpi di coloro che rappresentavano i vizi e le goffaggini umane, conferendogli aspetti bestiali.
Goya, strettamente legato all'Illuminismo, ha condiviso le sue riflessioni sui difetti della sua società. Si opponevano al fanatismo religioso, alle superstizioni, all'Inquisizione e ad alcuni ordini religiosi; aspiravano a leggi più giuste e ad un nuovo sistema educativo. Ha criticato tutto questo in modo umoristico e spietato in queste tavole. Consapevole del rischio che correva e per tutelarsi, diede ad alcune delle sue stampe etichette imprecise, soprattutto alle satire dell'aristocrazia e del clero. Ha anche diluito il messaggio disponendo illogicamente le incisioni. In ogni caso i suoi contemporanei interpretarono le incisioni, anche quelle più ambigue, come una satira diretta della loro società e anche di personaggi specifici, sebbene l'artista rifiutò sempre quest'ultimo aspetto.
Ultimo aggiornamento
11 lug 2024