Un utente Google
- Segnala come inappropriata
- Mostra cronologia recensione
Il test è simpatico. Ma la musica di sottofondo toglie la concentrazione. È comunque un bel passatempo. La prima volta l'ho fatto con la musica e ho ottenuto 99, la seconda volta, ho abbassato la musica a zero dal cellulare e ho ottenuto 108. Avevo ragione, la musica distrae.
27 persone hanno trovato utile questa recensione
Un utente Google
- Segnala come inappropriata
- Mostra cronologia recensione
Gli unici test davvero affidabili sono il WISC per i bambini e il WAIS per gli adulti, i quali sono test molto lunghi (richiedono letteralmente ore) e fatti per valutare la performance su circa una decina di task diverse. Il QI è una misura relativa che richiede, per essere calcolata, sia di conoscere la performance di una ampia fetta di popolazione, sia di calcolare la correlazione tra diversi tipi di task (almeno matematica e logica, linguistica, mnemonica a breve medio e lungo termine, uditiva, visuale, più velocità di reazione). Non è dunque davvero possibile calcolarlo sottoponendosi ad un solo tipo di test (matrici di raven o simili per esempio, che saranno al massimo un sub-test di un test più ampio), il quale potrebbe pure non essere ben normato. Bisogna considerare, inoltre, la "sfocatura" statistica che inevitabilmente si crea: non solo è pressoché impossibile testare abbastanza persone da ottenere risultati affidabili sopra 160, ma anche all'interno di questo range tutto ciò che sta al di sopra di 125 o al di sotto di 75 è da considerarsi approssimativo e dubbio. Ciò che davvero interessa ad uno psicologo, primo, non è il punteggio numerico, ma il percentile, il quale non posso conoscere se non mi si dice che deviazione standard si sta adottando; secondo, non è il punteggio complessivo, bensì quanto le performance nella singola task sono sopra o sotto il risultato atteso sulla base del punteggio complessivo: questo infatti può indicare qual è il vostro "talento" o, in contesto clinico, quale area della cognizione ha subito danni, mentre il punteggio complessivo da solo non dice praticamente nulla (uno con QI di 100, quindi una persona media, potrebbe avere 150 in una task e 50 in un'altra, essere un genio in una cosa e un handicappato nell'altra: è raro, perché appunto c'è correlazione tra le task, ma capita comunque più spesso di quanto si possa immaginare). Inutile dire, infine, che il test non è supervisionato, e la sua validità scientifica quindi risulta molto limitata. Considerando che, secondo i migliori test degli anni scorsi, il QI medio di un professore della Ivy League è al di sotto di 130, e quello dei loro laureandi è simile al loro, se a voi viene fuori 135, ma non avete neanche una laurea ad Harvard, fatevi delle domande: tutta colpa del contesto sociale e della personalità, o forse il risultato non è così accurato? Riassumendo: l'app è utile per allenarsi con un gioco di logica induttiva e visiva e magari tenere in forma la propria memoria di lavoro, ma se volete davvero conoscere il vostro QI dovete andare da uno psicologo vero, uno con il dottorato, non fare da sé in casa, uno che possa spiegare cosa il risultato significa davvero.
118 persone hanno trovato utile questa recensione