Stirneriana

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“La maggioranza dei critici e dei lettori, leggendo Stirner con partito preso, lo tratta da individualista, da piccolo borghese egoista, e gli gettano a profusione degli epiteti poco lusinghieri. Per giustificare le loro affermazioni ma-levoli, loro dovrebbero eliminare da L’Unico tutti quei pas-saggi – e sono numerosi – dove Stirner fa appello all’azio-ne di tutti gli “io” – “unici” – per scuotere insieme, con uno sforzo comune, il giogo dell’oppressione...”
“La conseguenza immediata di questa teoria fu di preco-nizzare la lotta diretta ed effettiva. Molti critici vogliono farci credere che Stirner ammetteva solo la rivoluzione delle idee, che egli non giunse affatto fino a formulare la rivolta materiale, essendo prima di tutto partigiano della “trasformazione” interiore, poiché la salute è in noi e non nella trasformazione “esteriore”. E tuttavia tra gli scrittori del suo tempo se ne incontrano raramente che, così vi-vamente come lui, insistettero sulla necessità del cam-biamento – e non solamente del cambiamento, ma del ri-volgimento fondamentale delle condizioni materiali della nostra esistenza.”