Heart of a Dog è un racconto personale che esplora i temi dell’amore, della morte e del linguaggio. La voce della regista è una presenza costante mentre, in un canto senza soluzione di continuità si snodano, come in una corrente, le storie del suo cane Lolabelle e di sua madre, le fantasie dell’infanzia, oltre a teorie filosofiche e politiche. Il linguaggio visivo spazia tra animazione, film a 8mm dell’infanzia dell’artista, immagini stratificate e grafica in movimento ad alta velocità. Al centro di Heart of a Dog vi è una meditazione visiva e poetica sul “bardo”, il periodo di quarantanove giorni dopo la morte in cui l'identità viene frantumata e la coscienza si prepara a entrare in un’altra forma di vita.