A più di 50anni, Flavia affronta per la prima volta la vita da single, dopo due matrimoni dai quali ha avuto due figli, e un’ultima burrascosa relazione con un uomo irrimediabilmente sposato. L’impresa, non facile per qualunque donna, si rivela particolarmente ardua per lei, afflitta da un’insicurezza patologica, che l’ha resa dipendente da tutti: dagli ex mariti, dai figli, dalle amiche, e dalle due mogli degli ex mariti, insuperabili modelli femminili, che Flavia si sforza di emulare. Il suo accidentato percorso verso l’autonomia e il recupero della propria autostima, sotto la guida della sua psicanalista, passa per gli innumerevoli tentativi di ottenere la patente e i goffi approcci alla pratica dell’autoerotismo. Al contempo, Flavia cerca conforto al vuoto sentimentale nel quale si dibatte, attraverso il rapporto con la cagnetta dei vicini e accettando con riluttanza le rozze avances di un impresentabile collega di lavoro.