Fahrenheit 451 è un film del 1966 diretto da François Truffaut, tratto dall'omonimo romanzo fantascientifico-distopico di Ray Bradbury.
Per la prima volta Truffaut si cimenta col colore e con una produzione straniera che gli garantisce un budget elevato. Il risultato è un film destinato al mercato internazionale, distribuito dalla Universal, da cui traspare l'interesse del regista per il cinema di Alfred Hitchcock, sottolineato dalla presenza della musica di Bernard Herrmann, e dal prospettato coinvolgimento di Tippi Hedren, eroina hitchcockiana, nel ruolo della protagonista, poi assegnato a Julie Christie.
Film predittivo, al pari di Nel 2000 non sorge il sole, di fantapolitiche svolte della società futura, sottolinea lo strapotere mediatico assunto dal mezzo televisivo. In tutta la vicenda l'onnipresente schermo casalingo costringe la popolazione a una ebete sudditanza nei confronti del potere. I libri, sovversivi per definizione, a meno che non siano come da normativa, non stampati, costituiscono una possibile via di fuga verso nuovi orizzonti.