Il giovane Peppino Impastato vive cercando di affrancarsi dal legame con l'ambiente mafioso che il padre, Luigi Impastato, non ha la forza di rompere. Peppino, animato da uno spirito civico irrefrenabile, non esita ad attaccare "don Tano" e a denunciarne pubblicamente le malefatte. La morte violenta dello zio capomafia, l'incontro con il pittore comunista Stefano Venuti, il rifiuto del padre biologico e della famiglia intesa in senso mafioso sono i punti di svolta della vita di Peppino.