Il Corriere

2019 • 116 minučių

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Eastwood interpreta Earl Stone, un uomo di 80 anni solo e al verde che sta affrontando il pignoramento della sua impresa quando gli viene offerto un lavoro per il quale deve solo guidare. Sembra semplice ma, a sua insaputa, Earl è stato appena ingaggiato come corriere della droga da un cartello messicano. Lavora bene, così bene che il suo carico aumenta esponenzialmente e per questo motivo gli viene assegnato un assistente. Ma non si tratta dell’unico a tenere d’occhio Earl; il nuovo misterioso "mulo" della droga ha anche attirato l’attenzione dell’efficiente agente della narcotici Colin Bates. Anche quando i suoi problemi economici fanno ormai parte del passato, i vecchi errori di Earl iniziano a pesare su di lui, e non è certo che avrà il tempo di correggere quegli sbagli prima che la legge o i sicari del cartello si abbattano su di lui.

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Un bellissimo film in termini assoluti. Il ritmo dell'azione a volte non è proprio sostenuto ma, naturalmente, questo non è action movie. Il confronto più grande è sempre quello fatto con Gran Torino ma, secondo la mia opinione, sono opere diverse che affrontano temi molto differenti anche se, al vecchio Clint, piace sempre avere "lo spessore" dell'ispettore Callaghan. Credo vada visto anche perchè cpotrebbe anche essere uno degli ultimi film che riuscirà a dirigere ed interpretare.

Clint Eastwood non demorde , continua imperterrito il suo impegno come attore e come regista. Direi che lo si può ritenere fra i migliori sia un ruolo che nell' altro. Mi piacciono anche i soggetti che sceglie, quasi tutti tratti da esperienze di vita . Non è mai vano ne superficiale.

Clint è sempre una garanzia, dopo il flop di attentato sul treno ( anche se fare un film su un azione durata pochi minuti, non era semplice) è tornato a grandi livelli, film sopresa per me, un po' come Gran Torino.