Michele Di Pasquale
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Non riesco a digerire i sequel di Matrix 1, il capolavoro assoluto, a causa di una discrasia fondamentale, senza la quale sarebbero degli ottimi film, ma comunque non al livello del primo. Se la profezia, come dice Morpheus, sostiene che il prescelto può piegare Matrix "a piacimento" ci si aspetta che lo faccia davvero e non si limiti solo a volare, essere più veloce e fermare i proiettili. Ci si aspetta che diventi un vero e proprio programmatore in tempo reale capace, chessò, di creare dal nulla oggetti. Inoltre alla fine del n. 1 Neo viene trapassato da proiettili, ma dopo la "consapevolezza", si rialza come se fosse nulla, quindi si pensa diventi del tutto invulnerabile in Matrix, invece nei sequel non è così e comunque ha bisogno di fermare i proiettili per non rimanerci secco, a differenza del n. 1 dove li ferma solo per sperimentare questo ulteriore potere. Non parliamo poi del cervello umano che viene "hackerato" da Smith: assolutamente inaccettabile. Inaccettabile però è in genere l'agente Smith che misteriosamente rinasce dopo essere stato fagocitato e quindi annullato da Neo, seguendo la stessa sorte degli umani inglobati dagli agenti. Non solo, addirittura diventa più potente. La classica forzatura per resuscitare un personaggio che piace. In realtà i sequel di Matrix non sono altro che un rimescolamento del mito in salsa trendy. Peccato, avrei voluto vedere un Neo evoluto, veramente "eletto" in una trama più adattata a questo ruolo. Capisco che un Neo troppo potente avrebbe reso tutto troppo facile per lui, ma secondo me si poteva comunque inventare una trama più fedele alle aspettative del n.1.