Wall Street

1988 • 120 ນາທີ

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Bud Fox (Charlie Sheen), un agente di borsa di umili origini ma desideroso di far carriera, ottiene il denaro e la protezione di Gordon Gekko (Michael Douglas), il 'grande' e potente finanziere, per speculazioni borsistiche.
Il film è uno spaccato del mondo della finanza negli anni ottanta, intriso di yuppismo, avidità e amoralità.
Il personaggio incarnato abilmente da Michael Douglas (non per nulla vincitore di premio OSCAR®, Golden Globe e David di Donatello per questo film) rappresenta l'archetipo del rampantismo degli anni ottanta, che idolatra il libero mercato e ne sfrutta le sue più evidenti incongruenze.

Gekko è il tipico 'self-made man', e il suo monologo sull'avidità esprime al meglio i connotati del personaggio e di una certa America, quella reaganiana, che Stone mette impietosamente in mostra.

La caratterizzazione data da Michael Douglas al personaggio di Gekko, finanziere spietato e disinvolto arrampicatore sociale, è un'icona della cinematografia contemporanea e, per gli amanti del mondo della finanza, è diventato un guru della speculazione mobiliare-immobiliare.

ການຈັດອັນດັບ ແລະ ຄຳຕິຊົມ

Credo che vedere un film che tratta il sistema più indegno dell essere umano perché non è altro che la massima espressione dell ego di queste persone, che esistono e a maggior ragione nel 21 secolo la civiltà umana sta capendo chi è walstrett, infatti obama e un uomo di wall strett, draghi e un uomo di wall strett, tutti gli uomini che vediamo belle piu grandi istituzioni gerarchiche sono di provenienza wall strett che dire, spero che la gente riesca a vedere in mezzo di ciò che cosa è non è wall strett.

L'atmosfera da anni '80 non mi è piaciuta ma il film merita di essere visto per il personaggio di Gordon Gekko magistralmente interpretato da Michael Douglas è il migliore nella storia del cinema dedicato alla finanza. Unico nel suo genere perché il Di Caprio di Wolf of wall street non si rifà al personaggio di Gekko, semmai a quello di Bud Fox

E' un film che sa mostrare la forza dell'avidità. Il fascino di ogni forma di vizio capitale sta nella nobiltà delle sue origini. La più grande ambizione trova nome e casa nell'umiltà.