Paolo Tocco
Una grande prova d'attore per De Niro, meno significativa per Williams. Eccellenti i consueti doppiatori. Molto semplificata (e - direi anche - banalizzata) la vicenda, rispetto al grande, profondo, complesso libro di Sacks. Forse esigenze cinematografiche impongono di ridurre la complessità del racconto, ma il film non rende affatto l'estrema varietà di esperienze vissute e di reazioni alla malattia ed alla cura con L-dopa da parte di ciascun paziente. L'empatia di Sacks (palpabile nel libro, dove le spiegazioni mediche, davanti a risposte impossibili, ad un certo punto si fermano e lasciano il posto a considerazioni filosofiche - o meglio poetiche - di rara profondità) è sostituita dalla goffaggine ed ingenuità del medico protagonista... Sono rimasto un po' deluso...