“Sorelle” (raccolta di racconti pubblicata nel 1929) è l’affresco di un universo femminile d’altri tempi, e le “Sorelle” lo sono per scelta, per appartenenza, per sorellanza di genere e non per parentela (la stessa Ada Negri amava definirsi “Sorella” di Anna Kuliscioff).
“Sorelle” è una galleria di ritratti femminili: dalla matriarca contadina che gestisce l’azienda famigliare, all’anonima segretaria d’ufficio che preferisce evadere dalla monotonia quotidiana immergendosi nei film, dall’anziana sarta, felice nel suo ospizio, alla custode di condominio che sgobba da mane a sera, dalla straniera che decide di essere uomo, alla ricca signora, dalla proletaria, alla moglie scampata ad un femminicidio; e poi c’è Ada Negri, in alcuni momenti della sua vita, che ci racconta un mondo che non esiste più e ce ne fa rivivere le suggestioni, a volte incantate; sempre con tinte delicate e sfumate ci riporta gli orizzonti e i paesaggi di quel tempo, ce ne restituisce i colori e i ritmi, ci riporta il sapore di un’epoca ormai passata.
Come l’arte dei Macchiaioli restituisce le forme attraverso tante piccole “macchie”, così Ada Negri (Lodi 1870/ Milano 1945) costruisce le sue donne con pennellate attente e discrete, piene d’amore, dando voce alle loro inquietudini e ai loro dubbi, seguendone umilmente i sogni e gli amori.