"Tre croci" scritto nel 1918, è la storia dei tre fratelli Giulio, Niccolò e Enrico Gambi, titolari a Siena di una libreria antiquaria ereditata dal padre. Giulio ama la cultura ma non ha alcuna abilità negli affari; Niccolò nasconde la sua inettitudine dietro i piaceri della tavola; Enrico, incolto e screanzato, è il più abulico dei tre. Quando gli affari cominciano ad andare male, cominciano ad indebitarsi. La situazione declina a tal punto che addirittura firmano cambiali falsificando la firma di un loro amico. L'inevitabile rovescio finanziario getterà tutta la famiglia nella vergogna. Giulio non sopporta l'umiliazione e si toglie la vita. Niccolò ed Enrico si salvano al processo scaricando la colpa sul fratello morto. Ma il destino è ormai segnato. Dopo una breve vita di stenti, una morte triste e miserabile sorprenderà i due fratelli sopravvissuti.
La critica più attenta considera "Tre croci", insieme a "Con gli occhi chiusi" e "Il podere", uno dei capolavori della letteratura italiana del ‘900, contribuendo così anche a rivalutare la figura stessa dell'autore come uno dei più grandi scrittori italiani di quel periodo.
Ilukirjandus ja kirjandus