Esotismo, avventura e terrore si amalgamano insieme a comporre un'avventura senza tempo.
Pubblicato con lo pseudonimo Victoria Holt – quello normalmente usato da E. A. Hibbert per i romanzi a sfondo gotico – "Prigioniera del cuore" è un’entusiasmante miscela di tutti gli elementi più misteriosi, esotici e bizzarri che hanno decretato la fortuna letteraria del genere. La bella Rosetta Cranleigh, figlia di due egittologi, si imbarca per un viaggio avventuroso a fianco di un giovane archeologo, Lucas Lorimer, e del fuggitivo Simon Perrivale, accusato ingiustamente di omicidio. Un naufragio, tuttavia, li obbligherà a una serie di esperienze ai limiti della sopravvivenza, che culmineranno, per Rosetta, in un remoto harem turco...
Victoria Holt, pseudonimo di Eleanor Alice Hibbert (1906-1993), nasce a Londra da una famiglia operaia. Appassionata lettrice fin da bambina, sviluppa una precoce abilità nella scrittura e nelle lingue. È a partire dagli anni Trenta, quindi, che inizia a scrivere i primi racconti, pubblicando poi "Daughter of Anna", il suo primo romanzo, nel 1941. Da allora in poi scriverà senza sosta, utilizzando svariati pseudonimi in base al genere del libro: Jean Plaidy per i romanzi storici a sfondo regale, Victoria Holt per quelli gotici, Philippa Carr per una saga generazionale e poi, ancora, Eleanor Burford, Ellalice Tate, Anna Percival, Kathleen Kellow, Elbur Ford, per thriller, gialli e romanzi rosa. Trascorre gli ultimi anni di vita girando il mondo in crociera. Al momento della sua morte – avvenuta a bordo della Sea Princess nel Mediterraneo orientale – è autrice di oltre 200 libri, tradotti in una ventina di lingue e venduti a centinaia di milioni di copie.