Alessandro Anil, nato nel 1990, ha vissuto in india fino a sedici anni, a Santiniketan (West Bengal), frequentando la scuola fondata dal poeta R. Tagore. Conclude gli studi in Filosofia e Letteratura in Inghilterra. Dal 2013 al 2022 vive in Italia. Esordisce nel 2019 con Versante d’esilio, Minerva editore, con cui vince il premio Camaiore proposta, il premio Guido Gozzano, opera prima e il premio Città di Como (terna dei finalisti). Sempre nel 2019 pubblica insieme a Franca Mancinelli e Maria Grazia Calandrone, Come tradurre la neve, Animamundi Editore. Viene inserito nell’antologia Poeti nati negli anni Novanta, Ladolfi, 2020.
Una selezione di sue poesie curate da Milo de Angelis escono per la rivista «Poesia» di Crocetti, “Poeti di trenta’anni”. Giancarlo Pontiggia cura un’altra selezione di sue poesie per «Gradiva, international Journal of Poetry», nella sezione “Nuova poesia italiana”. È ideatore e socio fondatore di Zeugma - Casa della poesia di Roma. Ha tradotto vari poeti in altre lingue. Per l’ISAS - institute of South Asian Studies, sta traducendo i Poeti bengalesi nati dopo Tagore. Come drammaturgo e regista ha scritto e diretto To Celebrate the Human Glory, Dance Once Pray Twice, The Tea Room, Human, Macbeth, The Lower Depth e Antigone. Dal 2021 è direttore artistico del centro theatre House - Sources Research Performative Arts, con cui oltre alla direzione artistica e la formazione professionale, si occupa di educazione e integrazione nel mondo lavorativo per fasce meno abbienti.