La Commedia in generale si propone come un repertorio inestimabile di episodi, di personaggi, di scene. E di figure – sempre allegoriche e tuttavia sempre provviste di saldi legami con la concretezza del mondo. Ancor più nella cantica infernale, ove le situazioni hanno componenti corrusche e i protagonisti, agenti o pazienti che siano, possiedono notevole plasticità, per quanto i loro corpi fisici siano solo apparenti. È inevitabile supporre che Dante sia stato influenzato dalle arti figurative, che a loro volta hanno reagito all’universo dantesco con echi che si sono protratti nei secoli. Del resto, se il poeta coglie per immagini la realtà fenomenica, trasformando le immagini in parole, capaci tuttavia di evocare un preciso immaginario, spetta poi eventualmente all'artista (pittore, incisore, scultore, miniatore) far precipitare l'immaginario in nuove immagini, secondo la sensibilità interpretativa propria e dell'epoca cui appartiene.