“Abbiamo portato in tutti i villaggi le nostre armi segrete: i libri, i corsi, le opere dell’ingegno e dell’arte. Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere”.In queste parole Adriano Olivetti riassumeva l’esperienza delle prime Comunità, guidata dalla fiducia nelle possibilità umane e nel dialogo sempre vivo tra tecnica e cultura.
Come sottolinea Salvatore Settis nella presentazione del volume, l’esperienza delle Comunità olivettiane rappresenta ancora oggi un forte stimolo per il rinnovamento politico, sociale e culturale: “Oggi più che mai abbiamo bisogno di questo prezioso testo, pronto a offrire suggestioni forti per la nuova stagione politica che viviamo e per costruire il grande edificio di una “democrazia integrata”, che partendo dalle nostre cento “piccole patrie” ricostruisca lo Stato e la sovranità popolare ponendo al centro i valori scientifici, sociali, estetici”.
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