Il collegamento di questo straordinario libro delle avventure di Saturnino Farandola di Robida alle opere di Jules Verne (1828 – 1905) è evidentissimo già a partire dal titolo: Viaggi straordinari (Voyages extraordinaires) è infatti la denominazione con la quale Verne volle raccogliere i suoi 54 romanzi, pubblicati tra 1863 e il 1905. A questi si aggiunsero altri titoli postumi a cura del figlio Michel Verne.
Questa seconda parte richiama in particolare uno dei romanzi più noti ed avvincenti di Verne, quello in cui la narrazione veramente non trova un minuto di pausa. Obiettivo del più noto autore era quello di documentare in maniera esaustiva e meticolosa tutte le conoscenze scientifiche e geografiche della seconda metà dell’Ottocento, in modo romanzesco e piacevole; questo intento ‘pedagogico’ è totalmente assente nell’opera di Robida, anche se comunque i luoghi ed i costumi non sono mai inventati.