Uno dei fenomeni più noti sia alla comunità scientifica che al semplice cittadino è il verificarsi, a seguito di un terremoto, della liquefazione del terreno, termine che comprende una serie di fenomeni, da quelli più lievi a quelli più catastrofici (perdita completa di capacità portante del terreno con conseguente crollo degli edifici soprastanti). Il presente testo ha lo scopo di illustrare lo stato dell’arte sulle conoscenze relative allo sviluppo e alla previsione delle principali manifestazioni del fenomeno “liquefazione”. Vengono presi in rassegna i metodi per la valutazione della liquefacibilità, dai cosiddetti metodi semplificati basati sulle prove in situ all’approccio fondato sulla deformazione ciclica indotta dal terremoto, ai meno noti metodi basati sullo studio dell’energia sviluppata da un sisma. I metodi semplificati vengono trattati sia su base deterministica che su base probabilistica, analizzando i procedimenti della scuola occidentale e di quella orientale e con contributi originali relativi alle cosiddette curve di separazione tra terreni liquefatti e terreni non liquefatti. Ampiamente trattate sono le manifestazioni associate alla liquefazione: il cedimento per addensamento del terreno, il cedimento nel caso di terreni compattati, la deformazione laterale e la resistenza al taglio residua nei terreni a seguito della fluidificazione, da considerarsi la più pericolosa forma di instabilità dovuta alla liquefacibilità.