┬лChi dice che di notte la citt├а dorme? Ecco un privilegio dei bambini┬╗.
┬лUn indizio ├и un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova┬╗, sentenziava il grande Hercule Poirot. Nei racconti di Gabriele Pedull├а una coincidenza ├и appena un'avvisaglia, due sono l'annuncio che qualcosa di inatteso sta per accadere, ma tre coincidenze non si dovrebbero augurare neanche al proprio peggior nemico. O forse neppure esistono pi├║ le coincidenze, per le donne e gli uomini seduti al tavolo da gioco di Pedull├а. E nella curiosit├а che li spinge ad alzare ogni volta la posta - rimettendo in discussione verit├а e certezze - conviene riconoscere piuttosto l'opera di un genio maligno in vena di buffonerie. Giacomo avrebbe solo voglia di dormire; l'ingegner Luigi Bassetti cerca di fare carriera con la cucina cinese; Olindo ha nostalgia della nebbia; Eliana e G. rievocano la giovinezza leggendaria del loro amico Vale... A fare da innesco a queste storie c'├и sempre un viaggio - sospirato, temuto, ricordato - che puntualmente si rovescia in smarrimento. Perch├й, come una foschia, un alito oscuro soffia in queste pagine dove nulla ├и prevedibile, e quando alla fine il pericolo si manifesta apertamente il primo a pagarne le conseguenze ├и proprio chi credeva di esserne al riparo. A cominciare dal lettore.