*** FARACI’S MAGIC MOMENTS ***
Carmelo Faraci nasce a Catania il 27 Novembre del 1975. Toltosi il pensiero torna subito a Giarre (la ridente cittadina dove aveva trascorso i nove mesi precedenti) seriamente intenzionato a rituffarsi nella solita routine. Ma purtroppo ormai si è irrimediabilmente compromesso. La durezza del mondo di fuori supererà ogni sua più nefasta aspettativa, e la nostalgia della soffice placenta non gli darà mai un attimo di tregua. La prima istruzione avviene in uno di quegli istituti gestiti da donne pesantemente superstiziose perennemente vestite a lutto, proprio come imponeva la tradizione di famiglia (mal comune mezzo gaudio). Quotidiane sono le lotte che ingaggia per dissuadere le poverette dal loro sconcertante pessimismo. Il fatto è che a parte le menate autolesioniste sul valore della castità fino al matrimonio (o meglio ancora, fino al funerale!) elle volevano dargli a intendere che la vita continua PURE dopo la morte, concetto che strideva in modo non indifferente con il suo personale ideale di Eterno Riposo. Il roccioso ateismo incoraggiato in quegli anni traspare già scorrendo le recensioni dei compiti di lettere alle medie. Il docente di turno, infatti, capì subito di avere a che fare con uno scrittore maledetto. Ma questo è riduttivo, poiché con l’analisi più approfondita della critica recente, si tende a sottolineare il fatto che il nostro sia stato abbondantemente maledetto anche in tutte le altre discipline (se non proprio classificato bastardo). Continua a studiare (come non far niente) fino al raggiungimento della maturità scientifica (con tanto di 35,9 periodico… Davvero uno scienziato!). Da qui in poi inizia un pellegrinaggio che lo vedrà accampato da prima all’indirizzo di Lettere Moderne, e successivamente a quello di Scienze Politiche. All’accenno di una terza ipotesi sarà accusato di vagabondaggio, e verrà condannato ai lavori forzati. Durante la detenzione, sfruttando l’ora d’aria, scriverà le sue memorie.