Un'inedita luce fredda accoglie il lettore, che fa da scenario a un thriller psicologico che non concede tregua. A Calgary, cittadina avvolta dal gelo e dalla neve invernale, un ostinato e indolente, Patrick Wall, è alle prese con la misteriosa scomparsa della figliastra di uno degli uomini più potenti e corrotti della nazione. I pochi indizi rinvenuti vicino al greto del fiume che si snoda tra i boschi intorno alla città non fanno chiarezza: Patricia Whitman è stata rapita in seguito a una violenta colluttazione? È stata brutalmente uccisa, oppure si tratta di una messa in scena orchestrata dalla ragazza per vendicarsi di un patrigno dispotico e una madre vittima delle sue debolezze? I fili della vicenda si annodano in una fitta trama di sospetti e passioni, mentre i silenzi compressi, l'omertà e i desideri morbosi si agitano nel cuore della città.
Una corrente che condiziona e trascina personaggi diversi: intorno a Wall, la collega tormentata dai suoi stessi sentimenti, l'oscuro Jackson, e l'anima innocente di Erica, la migliore amica della scomparsa, in lotta con un amore perduto per sempre e l'impossibilità di un ritorno alla vita. Una discesa inesorabile nel cono d'ombra della vita di città, dove la semplicità e la compiacenza nascondono e assecondano l'attitudine strisciante alla corruzione e alla violenza, conducendo il lettore fino all'essenza stessa della malvagità.
Un thriller atipico, capace di aprirsi con coraggio anche alla tenerezza dei sentimenti. Ma se per il protagonista Wall è la costante ricerca della pienezza a tratteggiare la sfera delle passioni, per la collega Stephenson il demone da esorcizzare è il senso di una perenne mancanza, un vuoto da riscattare per ritrovarsi più ricca e felice.