Casteggio e l’antico. 25 anni di studi e ricerche archeologiche in Provincia di Pavia

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· Flos Italiae - Documenti di archeologia della Cisalpina Romana Cartea 12 · All’Insegna del Giglio
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Questo volume, a cura di S. Maggi e M.E. Gorrini, raccoglie le relazioni e i posters presentati al Convegno di studi “Casteggio e l’antico. 25 anni di studi e ricerche archeologici nella provincia di Pavia”, svoltosi in data 19 ottobre 2013 presso il Palazzo Certosa Cantù, sede del Museo di Casteggio. Il volume presenta i nuovi dati in merito alle ricerche archeologiche condotte a Pavia e nelle zone limitrofe negli ultimi venticinque anni: ricerche che coprono un arco cronologico che spazia dalla Preistoria al Medio Evo. Le realtà museali presenti nel territorio sono illustrate da Maria Grazia Diani (Direzione Generale Istruzione, Formazione, Cultura di Regione Lombardia); Valentina Dezza, Raffaella Fasani e Laura Vecchi sottolineano nel loro contributo l’importanza della didattica museale svolta al Civico Museo Archeologico di Casteggio e dell’Oltrepò pavese, grazie anche alla collaborazione con il CRIDACT (Centro di Ricerca Interdipartimentale per la Didattica dell’Archeologia Classica e delle Tecnologie Antiche) dell’Università degli Studi di Pavia. Il prof. Pierluigi Tozzi, emerito dell’Università di Pavia e massimo esperto di topografia antica, grazie alle ricerche di archivio e all’attenta analisi della fotografia aerea, avalla la leggenda della fondazione di Pavia che si trova in Opicino de Canistris a proposito della prima sede della città Santa Sofia di Torre d’Isola. Le ricerche del Prof. Tozzi hanno dato il via ad un progetto di indagine archeologica di superficie condotto da M.E. Gorrini, il cui contributo in questi atti tratta l’aspetto del sacro di Ticinum, avanzando alcune ipotesi di individuazione topografica di edifici templari. Riguarda Ticinum anche l’intervento di Stefano Maggi, che propone nuove ipotesi cronologiche per le dediche e per le statue della porta-arco orientale della città romana. Mirella Robino e Stefano Rocchi presentano due sarcofagi dal territorio pavese: la prima suggerisce una lettura epigrafica di un inedito ora a Vespolate; il secondo ridiscute la provenienza del sarcofago di Luxurius (Suppl. It. 871) e presenta un inedito epigrafico conservato ai Musei Civici di Pavia. Ampio risalto è dato ai nuovi scavi archeologici, e ai relativi dati, dalla provincia di Pavia: Rosanina Invernizzi illustra in questo volume le recenti indagini archeologiche nell’Oltrepò pavese; Giorgio Baratti propone il racconto del cantiere di scavo, aperto dal 1994, dell’Università di Milano al Castelliere del Guardamonte, che occupa la sommità ed il versante meridionale del Monte Valassa, al confine tra la provincia di Pavia e quella di Alessandria. Silvia Lusuardi Siena, Elena Dellù e Simona Sironi presentano gli scavi aperti nel 2011 dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in località Monte Pico, nella valle dell’Ardivestra, con riferimento agli insediamenti di epoca medievale. Luigi Schiavi esamina criticamente le ipotesi di datazione della cripta altomedievale della chiesa pavese di San Giovanni Domnarum.Marica Venturino Gambari, Margherita Roncaglio, Melania Cazzulo e Francesco Scarrone analizzano le fasi di occupazione dalla preistoria al Medio Evo del territorio di Pontecurone, in prossimità di importantissime vie fluviali allo sbocco in pianura delle Valli del Curone e del Grue. In ambito protostorico, Silvia Paltineri propone un’analisi accurata dei rinvenimenti del territorio pavese, anche attraverso la rilettura di dati d’archivio, mentre Lucia Mordeglia si concentra sul sito di Zavatterello, inquadrandolo nella protostoria dell’Oltrepò pavese. Per quanto concerne la seconda sezione del volume, essa raggruppa i contributi di giovani studiosi sviluppati dai posters presentati al Convegno.

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