dalla postfazione di ENRICO GALIANO
Hai mai visto avvicinarsi un temporale e provato un desiderio ancestrale di disastro, quasi con la speranza che avrebbe scosso la tua vita. Questo sentimento si chiama "lachesismo". Ti sei mai messo a guardare vecchie foto sentendo una fitta di nostalgia per un tempo che non hai in realtà vissuto. Questa è l'"anemoia". Non preoccuparti se non conosci questi termini, infatti non esistevano fino a quando John Koenig non ha deciso di colmare le lacune nel nostro linguaggio delle emozioni. Il Dizionario delle tristezze senza nome crea infatti nuove parole, di volta in volta toccanti, riconoscibili e sconvolgenti. Le definizioni includono etimologie sorprendenti provenienti da tutte le lingue del mondo, intervallate da saggi lirici che esplorano alcuni degli angoli dimenticati della condizione umana, da "astrofe", il desiderio di esplorare oltre il pianeta Terra, a "zenosyne", la sensazione che il tempo continui ad accelerare.
Il Dizionario delle tristezze senza nome è per chiunque ami cambiare prospettiva, meditando sui sentimenti ineffabili che compongono la nostra vita.