I miei demoni è un libro unico: autobiografia, saggio di alto rigore, professione di fede, confessione intima in cui ritroviamo la vita privata, le esperienze politiche e le fasi intellettuali di uno dei grandi testimoni e interpreti del XX secolo. “Il mio obiettivo”, scrive l’autore, “era di comporre una specie di sinfonia, muovendo da alcuni grandi temi guidati da quei geni che mi possiedono e stanno dentro e fuori di me: i miei demoni. (...) Ne è nato un libro bizzarro, che è impossibile confinare in un genere; un libro bastardo, meticcio, e che proprio per questo (...) meglio di ogni altro esprime me stesso”. Arricchita da una prefazione di Morin all’edizione italiana, quest’opera fa incrociare il percorso di un uomo con i grandi avvenimenti storico-politici del nostro tempo: un tempo nel quale ubbidire al richiamo dei propri demoni significa lottare in un caos infernale e spesso soccombere davanti alla violenza demente di una nuova chiusura nell’etnia, nella nazione o nella religione.