Si tratta di una documentazione preziosa “dal basso”, di una
memoria (perfino in trasmissione
orale!) che Elio Miracco ha voluto e saputo recuperare
da par suo con estrema pietas verso la “piccola patria”, criticamente coniugata
con il massimo rigore critico e con una pazienza indagatoria davvero certosina;
in poche parole, un’opera certo di (primissima) pertinenza “locale” ma che
nella prospettiva sempre più vincente e avvincente dell’“Italia delle ltalie”
risulta valida e propositiva per tutti, addetti ai lavori, appassionati e
semplici lettori”.
Ugo Vignuzzi, Professore Ordinario di Linguistica italiana (Dialettologia italiana), La Sapienza Università di Roma, Accademico della Crusca.
Elio Miracco, nato a Santa Sofia d’Epiro nel 1944, è ordinario di Lingua e letteratura albanese alla “Sapienza”, dirige il Centro di Studi albanesi del Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filo-logiche e geografiche, è presidente del Corso di laurea magistrale in Linguistica. Con decreto del Presidente della Repubblica albanese (1997) gli è stata conferita, per meriti scientifici, l’alta onorificenza dell’ordine Naim Frashëri. I suoi settori di ricerca riguardano la filologia, la metrica, la letteratura albanese del XIX sec. in Italia e in Albania, la letteratura albanese contemporanea e la tradizione orale degli Arbëreshë. Monografie principali: L’ottonario nei Canti di Milosao di Girolamo De Rada (1984); La storia del testo del romanzo Piramida di Ismail Kadare (Oxiana 1999); Il romanzo Sikur t’isha djalë di H. Stërmilli (2004); Studio e pubblicazione di lettere inedite di Girolamo De Rada (Oxiana 2004); Analisi di temi del romanzo Kështjella di Ismail Kadare (2007). Tra le traduzioni: Diario di un intellettuale in un gulag albanese (Marco 1994) di Fatos Lubonja, premio Moravia 2002; le novelle di Visar Zhiti nel volume Passeggiando all’indietro (Oxiana 1999), e la silloge di poesie Confessione senza altari (Diana 2012).