Cosa può mettersi tra questo destino e la possibilità di un progetto autonomo di vita? Come riportare questi ragazzi dal margine delle loro responsabilità e delle loro scelte al centro della propria esistenza? Su quali e quanti fronti si gioca questa sfida?
Convinzione di chi scrive è che si tratti di una sfida complessa, che richiede un costante lavoro educativo che abbia le caratteristiche della multidimensionalità e della policontestualità, esprimendosi in più dimensioni (culturale, educativa, psicologica, sociale) e in più contesti (scuola, famiglia, lavoro, gruppo dei pari). Accoglierla significa pensare di lavorare su se stessi e sulla propria visione del mondo, prima ancora che sull’altro; significa saper essere in dialogo con le proprie emozioni, per gestirle consapevolmente; significa continuare a credere e sperare nel cambiamento, anche di fronte alle continue disconferme e criticità che il contesto pone.
Fausta Sabatano, pedagogista, è direttore scientifico della Fondazione Centro Educativo Diocesano Regina Pacis, dove è
Gennaro Pagano, psicologo e psicoterapeuta, specializzato in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, è direttore della Fondazione Centro Educativo Diocesiano Regina Pacis. È dottorando