“San Martino” di Giosuè Carducci: Lettura interpretativa

Franco Castagnola

ago 2015 · edizioni la ricotta

Informazioni su questo ebook

"La lettura di un articolo giornalistico sull’incapacità della scuola italiana di insegnare ad apprendere il contenuto dei testi letterari -causa della perdita del gusto alla lettura e della voglia di leggere- mi ha riportato alla mente la poesia San Martino, un classico delle scuole elementari, la poesia per eccellenza da mandare a memoria e poi recitare con espressività.

Sono certo che questo mio ricordo sia condiviso dalla maggioranza di quelli della mia generazione che hanno frequentato le elementari negli anni cinquanta e dintorni.

 

Dei commenti della maestra ricordo solo che questa per spiegare il fenomeno atmosferico della nebbia che “a gl’irti colli piovigginando sale” ha tratto dal dialetto dell’Oltrepò Pavese il termine scarnebbia che, non avendo riscontro con analogo termine della lingua italiana, trova appunto rappresentazione nella descrizione della nebbia che “piovigginando sale”; evidentemente gli altri commenti non sono stati così incisivi da restare impressi nella mia mente e col tempo sono evaporati o, per meglio dire, hanno fatto la fine della nebbia della poesia in questione.

Da qui la curiosità di andare a scoprire il senso del contenuto di San Martino..."

Valutazioni e recensioni

commento al libretto commento alla poesia San Martino del Carducci: Grazie al cavolo (che continua a partorirci fratelli e figli)! E i maestri di scuola primaria non l'insegnano, né lo sterco dicono donde fiori nascono, né altre essenze di vita. Almeno però li additano, i cavoli, sporchi di terra, e ingiungono a cogliere e a sniffare, crudi, freddi. Ma qualcuno provvede, e tra questi quest'economista: non egli tutto, ma in genere essi, a mondare e lavare e financo cuocere e condire. E la cottura sta in una buona declamazione, che valorizzi gli ottimi suoni, sprigioni gli aromi. Anche i lombrichi sono cuocibili e commestibili, e ricordo nozione che alle gestanti ne dànno provvidenzialmente per via di un olio speciale necessario alla salute loro e dei figlioletti. Altre interpretazioni sono possibili e lo stesso Carducci potrebbe non avere pensato affatto queste cose, specialmente i lombrichi. Nebbia e pioggerella possono coesistere a pochi km da vento qualsiasi da nordovest, pur forte, e il mare biancheggia con poco, e urla sempre almeno metaforicamente, benché distante e non l'odiamo... ma ci sta sul piloro se ci godono altri e nondimeno se ci affogano.

Tutt'al più può essere considerata una personale recensione, comunque simpatica e, rileggere San Martino, anche se formattato in maniera bizzarra, fa comunque piacere.

Preciso per farci riabbracciare la nostra letteratura italiana.

Informazioni sull'autore

Franco Castagnola, nato a Robecco Pavese  (PV) il 18 Gennaio 1951, nel 1974 si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Pavia ed è Revisore Contabile.

Dal 1974 al 1987 ha ricoperto diversi incarichi in Amministrazione e Controllo di Gestione di alcune Società del Gruppo ENI.

Dal 1987 al 2002 è stato Direttore Amministrativo e, successivamente, Direttore Generale in Camuzzi-Gazometri SpA, ricoprendo cariche di Amministratore e di Sindaco di Società del Gruppo.

Dal 2002 al 2006 è stato responsabile dell’Area di Business Rete Gas di ENEL, ricoprendo la carica di Amministratore di diverse Società del Gruppo tra cui quella di Amministratore Delegato di Enel Rete Gas SpA.

E' stato Presidente di ANIGAS, l’Associazione Nazionale Industria Gas e Servizi, e Vice Presidente di Confindustria Energia, federazione di settore di Confindustria.

Dal 2006 è Amministratore di Società e consulente aziendale.

Ha già pubblicato "Il bandolo della matassa. Fare proprio 'I promessi sposi'" in cui mette a frutto il metodo proposto e utilizzato già in questo scritto.