"Il dolore" è opera forte, che convince e ferisce. Nei lampeggianti frammenti viaggiano appaiati i fatti semplici della vita familiare e gli squarci visionari sulla stirpe e la gloria. "Eroica" definiva Giovanni Testori la scrittura di Gian Ruggero Manzoni, ma di un "eroismo come una lisca di pesce, spolpato". Qui spolpato dal dolore: il figlio che deve imparare e il padre che lo guida a capire la morte. La sofferenza lascia tuttavia elevazione e memoria, perché "il dolore ha comunque un profumo". Un testo scabro e vigoroso da una delle firme più originali della letteratura italiana d'oggi.