Una nuova traduzione del 2024 dell'opera giovanile di Heidegger "Il detto di Anassimandro", che è uno dei 6 saggi principali pubblicati all'interno dell'imponente opera "Holzwege", pubblicata originariamente nel 1914. Questa edizione contiene una nuova postfazione del traduttore, una cronologia della vita e delle opere di Heidegger, un indice filosofico dei principali concetti heideggeriani e una guida alla terminologia esistenziale degli esistenzialisti del XIX e XX secolo. Questa traduzione è stata concepita per garantire la leggibilità e l'accessibilità alla filosofia enigmatica e densa di Heidegger. I termini filosofici complessi e specifici sono tradotti il più letteralmente possibile e le note a piè di pagina accademiche sono state eliminate per garantire una lettura agevole. Heidegger costruisce un'interpretazione estensiva dell'unico frammento di testo di Anassimandro rimasto. Utilizza questa frase come punto di partenza per discutere i temi dell'essere, del divenire e del nucleo enigmatico dell'esistenza umana. Heidegger legge il detto di Anassimandro in un modo che si allinea con le sue ricerche filosofiche sull'emergere e il ritirarsi dell'essere, sull'interazione tra presenza e assenza e sulla questione fondamentale dell'Essere. La raccolta da cui proviene questo saggio, Holzwege, è seconda per fama solo a "Essere e tempo". Qui l'autore ha espresso alcuni dei suoi commenti più acuti su Hegel, Cartesio, Nietzsche, Anassimandro, Rilke e Hölderlin. Sentieri di legno è una raccolta di saggi che riflettono su questioni filosofiche ed esistenziali attraverso l'analisi dell'arte, della poesia e della storia. Il titolo originale tedesco "Holzwege" si riferisce ai sentieri di disboscamento delle foreste tedesche, che chiunque abbia fatto escursioni in Germania sa essere sempre dei vicoli ciechi. Per questo motivo, a volte viene tradotto come "vicoli ciechi" o "strade di disboscamento" o "fuori dai sentieri battuti" o qualcosa del genere, perché è proprio questo il significato del titolo: i sentieri senza uscita della filosofia e l'intrinseca oscurità della ricerca dell'Essere. Heidegger utilizza questi saggi per esplorare le sue ricerche ontologiche, in particolare la natura dell'essere e la relazione tra gli esseri umani e il mondo circostante.