Il ricorso per cassazione per violazione di norme di diritto

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Con la presente seconda edizione del volume pubblicato, con il medesimo titolo, nel 2015 si intende offrire, sulla base della giurisprudenza in materia ancor più recente, una guida in merito al sindacato di legittimità della Corte di cassazione per violazione di norme di diritto, che ha un ambito di applicabilità molto ampio, comprensivo, quanto alla tipologia di censure, indifferentemente, sia della violazione sia della falsa applicazione di legge quali previste dal n. 3 dell’art. 360 cod. proc. civ. (pur trattandosi di ipotesi concettualmente distinte, come si dirà più avanti). Inoltre, quanto al tipo di normativa invocabile, la norma è riferibile a tutte le norme sostanziali – a prescindere dal sistema gerarchico delle fonti – la cui interpretazione si sia tradotta in un error in judicando (denunciabile sempre ex art. 360, n. 3, cit.) ovvero anche delle norme processuali che abbiano determinato un error in procedendo in materia di giurisdizione, competenza o/e disciplina del processo, rispettivamente prese in considerazioni dai numeri 1, 2 e 4 dello stesso art. 360 cod. proc. civ. A tutte le suindicate norme si riferisce la garanzia del primato della legge, che si affianca a quella del primato della Costituzione e a quella del rispetto del diritto UE nonché delle Convenzioni internazionali in materia di diritti fondamentali ratificate e rese esecutive dal nostro Stato, a partire dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (d’ora in poi: CEDU), firmata a Roma il 4 novembre 1950, ratificata dall’Italia con legge 4 agosto 1955 n. 848. 

Ben si comprende, quindi, che la denuncia di violazione di norme di diritto rappresenti l’architrave del giudizio di cassazione tanto più oggi che il vizio della motivazione non costituisce più ragione cassatoria, in base alla nuova formulazione dell’art. 360, n. 5 cod. proc. civ., introdotta dall’art. 54 del d.l. 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134.


About the author

LUCIA TRIA è Presidente di Sezione della Corte di cassazione dal17 giugno 2020. Ivi presta servizio presso la Sezione Lavoro dopo una lunga esperienza anche presso le Sezioni Unite civili della stessa Corte. 

Dal 2018 si occupa anche dei ricorsi in materia di protezione internazionale e immigrazione.

Inoltre dal 9 febbraio 2018 è componente dell’Ufficio per il procedimento preparatorio alla decisione dei ricorsi assegnati alle SEZIONI UNITE CIVILI.

Per 5 anni (2014-2019) ha anche svolto funzioni di formatore presso la Struttura di formazione decentrata della Corte di Cassazione, nel settore del diritto internazionale e UE. 

Nel corso della carriera nella magistratura ordinaria ha svolto molte funzioni diverse e ricoperto differenti incarichi. 

Come fuori ruolo ha affiancato (in qualità di assistente di studio) i seguenti Giudici della Corte costituzionale: Prof. Virgilio Andrioli, Prof. Luigi Mengoni, Prof. Giuliano Vassalli, Dott. Francesco Amirante, Prof. Maria Rita Saulle.

È Vicepresidente del comitato di redazione della Rivista” I diritti dell’uomo – cronache e battaglie”, cui collabora attivamente ed è altresì componente del Comitato direttivo dell’Unione forense per la tutela dei diritti dell’uomo.

Da dicembre 2008 è componente del Gruppo di lavoro relativo alle sentenze CEDU presso il CED della Corte di cassazione, che è stato istituito grazie alla collaborazione di varie Autorità e, in particolare, con la Corte costituzionale e il Ministero della Giustizia. 

Inoltre, dal dicembre 2009 al marzo 2015 è stata componente del Gruppo di studio su “I diritti umani” istituto presso la Scuola Superiore dell’Avvocatura. 

Da gennaio 2016 è socia del CIR (Comitato Italiano per i Rifugiati) e componente del relativo Comitato Scientifico e Strategico.


Tra le numerose pubblicazioni – in opere collettanee o individuali - si possono ricordare le seguenti monografie:

“Stranieri extracomunitari e apolidi – La tutela dei diritti civili e politici”, Milano, Giuffrè, 2013, 778 pagine

- “Il divieto di discriminazione tra Corti europee centrali, Corte costituzionale e Corte di cassazione”, 2015, Key Editore.

- “Ius soli, jus sanguinis. L’acquisto della cittadinanza in Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, Irlanda” www.exeo.it, marzo 2014.


- “La tutela dei diritti fondamentali. Le tecniche di interrelazione normativa indicate dalla Corte costituzionale. L’abilità di usare il patrimonio di sapienza giuridica ereditato dal passato per preparare il futuro”, Sevizio Studi, Corte costituzionale, dicembre 2014


- “Il giusto processo di cassazione tra questioni rilevabili d’ufficio e rispetto del principio del contraddittorio”, 2015, Key Editore 

- “Il ricorso per cassazione per violazione di norme di diritto. Tra disciplina nazionale, disciplina UE e normativa internazionale”, 2015, Key Editore 


- “La giurisprudenza della Corte costituzionale in materia di tutela del diritto al lavoro. Linee di tendenza (gennaio 2011 – settembre 2015)”, Sevizio Studi, Corte costituzionale, settembre 2015 

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