Nel Sudafrica post apartheid la povertà e la discriminazione non sono spariti solo perché qualche politico l’ha messo nero su bianco. Così quando viene ritrovata la vittima di un omicidio, il movente razziale è il primo da tenere presente, soprattutto se la vittima è una giovane bambina nera che vive in una baraccopoli.
Oriana Ramunno è originaria di Rionero in Vulture, ma bolognese di adozione. Laureata in Scienze della Comunicazione e diplomata alla scuola di fumetto e illustrazione La Nuova Eloisa, nel 2012 vince il primo premio di Estremamente Fumetto con Harutzuki – Luna di Primavera. Nel 2013 il racconto Lupus Hominarius si classifica secondo al concorso letterario Nero Premio. Per Delos Digital ha pubblicato i racconti Gli dei di Akihabara, Le Ombre di Averno, La vendetta dell’angelo, Briganti si muore, Virus H e Baba Jaga. Nel 2016 vince il Premio WMI con il racconto Gli alberi alti. Il racconto giallo Teriaca è stato pubblicato in appendice a I Gialli Mondadori. Nel 2017 è finalista al Premio Alberto Tedeschi.