Romanzo potentemente visionario. Lo Zeitgeist che aleggia nelle pagine di questo libro ci restituisce i contorni di una stagione artistica unica. Quella di un’Inghilterra tardo-vittoriana contrassegnata dagli scandali di Oscar Wilde, dalle profezie di Yeats e dalle sperimentazioni del gruppo di artisti che gravita attorno al Savoy. Quella di una Londra attratta e respinta al tempo stesso dai riti occulti praticati della segreta setta della Golden Dawn. Alla leggendaria giovinezza di Lucìan Taylor tra le verdi campagne del Galles, dove su una collina vicino a un vecchio avamposto romano egli viene catturato da visioni d’incanto, fa da contraltare una Londra tetra e mondana, dove il protagonista emigra in cerca di fortune letterarie, andando incontro alle più atroci disillusioni.