La disabilità intellettiva è un disturbo con insorgenza nell’età evolutiva che include compromissioni intellettive e adattive negli ambiti della concettualizzazione, della socializzazione e delle capacità pratiche ed è responsabile, tra l’altro, di frequenti ripercussioni psicosociali negative per i pazienti e le loro famiglie. La prospettiva secondo cui l’autore affronta l’argomento è quella di una integrazione clinica, riabilitativa e sociale, dei dati più attuali, aggiornati al DSM-V, relativi a un disturbo complesso, come quello della disabilità intellettiva, che interessa la biologia, la neuropsicologia e la psicologia sociale. La prima parte del volume tratta le caratteristiche cliniche della disabilità intellettiva, con particolare attenzione rivolta ai comportamenti problema, nello specifico rabbia e aggressività, e agli interventi psicologici – l’arteterapia e l’educazione razionale emotiva - maggiormente utilizzati nei pazienti che ne sono affetti. La seconda parte approfondisce le tematiche inerenti le anomalie cromosomiche e la disabilità intellettiva. Vengono descritte la sindrome di Down, la sindrome dell’X fragile, la sindrome del Cri du Chat, la sindrome di Cornelia De Lange, la sindrome di Williams, la sindrome di Prader-Willi e la sindrome di Angelman. La terza parte affronta gli argomenti riguardanti il disturbo dello spettro autistico e la disabilità intellettiva. La quarta parte approfondisce le tematiche inerenti i disturbi del neurosviluppo e la disabilità intellettiva. In particolare sono descritti il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), la sindrome di Rett, l’epilessia e le paralisi cerebrali infantili. La quinta e ultima parte analizza le tematiche riguardanti gli aspetti sociali della disabilità, nello specifico: famiglia, scuola e lavoro. Chiude il lavoro un glossario della terminologia scientifica utilizzata.