a cura di Davy Marguerettaz
Il pensiero politico e la storia americana, dal Settecento a oggi, presentano una moltitudine di forme, figure e momenti davvero straordinari, e spesso ignoti in Europa. Nel dilemma tra centralismo e decentralizzazione, tra statalismo e libertà individuali, tra chiusura e apertura verso il resto del mondo, nella continua ricerca di una identità peculiare “americana” che la distingua dal Vecchio Continente, la filosofia politica, la mentalità, il “genio” dell’America si trovano spesso lacerati. Questo libro tratta di molte figure-chiave nello sviluppo intellettuale e politico americano dall’età dei Fondatori, John Dickinson e Richard Henry Lee, contemporanei di Jefferson, a George F. Will, anima del pensiero conservatore americano contemporaneo più puro. In mezzo, tante altre figure, di scrittori come Dunn, difensori della schiavitù come Fitzhugh, diplomatici inviati nell’Italia risorgimentale come Daniel. È un affresco composito, irregolare, ed estremamente affascinante, che ben riflette le infinite anime morali e intellettuali degli Stati Uniti d’America, con occasionali incursioni nel Centro e Sud del grande continente, che è l’estremo Occidente del mondo.
Paolo L. Bernardini è ordinario di Storia moderna e direttore del Dipartimento di Scienze Umane e dell’Innovazione presso l’Università dell’Insubria (Como-Varese). In ambito americanistico, ha pubblicato Una sfinge senza enigmi. Aspetti, figure e momenti di vita, cultura e civiltà dagli Stati Uniti contemporanei (2001); America. Un liberale guarda alla terra della libertà (2008); Fragments from a Land of Freedom: Essays in American Culture Around the Year 2000 (2010), e ha curato, con Norman Fiering, The Jews and the Expansion of Europe to the West 1450-1800 (2001). Ha svolto ricerca e insegnato negli USA allo IAS di Princeton, a Brown, Notre Dame, e come Fulbright Professor presso l’Università di Pittsburgh. Dal 2001 al 2009 ha diretto il Center for Italian and European Studies della Boston University.
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