Il trafugamento dagli archivi statunitensi di centinaia di migliaia di documenti ha rivoluzionato nel 2010 il panorama informativo mondiale, imponendo il “caso WikiLeaks” all’attenzione generale. Gli inconfessabili retroscena dell’invasione dell’Iraq e i reali motivi della presenza militare in Afghanistan costituiscono solo una parte dei dispacci diplomatici centrati sulla politica estera statunitense, ovvero sul sistema di potere che condiziona gli assetti internazionali. La valanga di materiale desecretato in un modo così inusuale e massiccio coinvolge un decennio di vicende italiane: dai rapporti italo-statunitensi alle valutazioni sul “personaggio” Berlusconi, alla politica interna ed estera del nostro governo. Mimmo Franzinelli e Alessandro Giacone, prendendo le mosse dai precedenti di WikiLeaks (come la clamorosa pubblicazione dei Pentagon Papers sulla guerra in Vietnam che nel 1971 ne svelò errori e menzogne sulla base di documenti governativi trafugati), analizzano il significato della pubblicazione di queste fonti segrete da parte di Julian Assange. L’interpretazione e la contestualizzazione dell’imponente materiale, costituito dagli articolati e rivelatori cablogrammi inviati dalle ambasciate e dai consolati americani all’amministrazione di George W. Bush prima e Barack Obama poi, consente di ripercorrere anni cruciali della storia del nostro paese, tra 2001 e 2010. Attraverso questi documenti si delinea il punto di vista degli Stati Uniti sulla politica italiana, vengono ricostruite le strategie dei politici italiani per blandire il potente alleato e utilizzarlo nello scontro tra centrodestra e centrosinistra. Se ne ricava, tra l’altro, l’interpretazione americana del fenomeno mafioso nel Mezzogiorno, dei rapporti italo-russi, dell’amicizia tra Berlusconi e Gheddafi. La ricostruzione e rilettura dei fatti è accompagnata dai principali dispacci della diplomazia americana sull’Italia riprodotti integralmente, dai ritratti dei principali protagonisti e da un’accurata cronologia dell’ultimo decennio.