Lettera (e non solo): ad uno studente di architettura

Paolo Giardiello

२०१४ मार्च · Compresse पुस्तक 14 · LetteraVentidue Edizioni

यो इ-पुस्तकका बारेमा

Questo è un libro destinato agli studenti di architettura, a tutti coloro che scelgono di provare ad imparare il difficile mestiere di architetto. Non è un insieme di saggi, né la trascrizione di lezioni di architettura. I saggi o i testi scientifici sono sempre scritti con un linguaggio asettico e sono pensati secondo modalità comunicative che spesso risultano distaccate, se non addirittura noiose. Non sono neanche lezioni di architettura che invece devono essere “in diretta”, adeguarsi agli uditori, al momento, alla temperatura che c'è in aula, come al rumore di fondo di chi borbotta annoiato. Allora cos’è? E' un libro scritto come frammenti o appunti di lettere, da un io che scrive a un tu che legge. È quindi un testo concepito come una conversazione con un vero interlocutore, "uno studente di architettura", in una condizione non formale in cui parlare liberamente, fuori dalle aule, mescolando il personale con il soggettivo, gli studi con i sogni, le memorie con le cose perdute per strada, in una condizione spontanea in cui riuscire a dire la propria verità.

लेखकको बारेमा

Paolo Giardiello, (Napoli, 1961) architetto, è professore in Architettura degli Interni presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dottore di Ricerca in Arredamento ed Architettura degli Interni, è stato, dal 1995 al 2006, docente invitato a corsi di perfezionamento e specializzazione presso istituzioni accademiche e di ricerca dell’Uruguay, Argentina e Messico. I suoi studi hanno approfondito tematiche peculiari del mondo nordico (S. Lewerentz, S. Fehn, Funzionalismo Nordico, A. Korsmo, K. Knutsen) e dei paesi del Sud-America (Modernismo Uruguayano, J. Vilamajò, Architettura contemporanea in Brasile) e attualmente le sue ricerche vertono su specifiche questioni disciplinari legate all’abitare e allo spazio domestico, all’uso degli spazi pubblici e collettivi, ai luoghi di transito e allo sviluppo contemporaneo dei nonluoghi.